Preservare il Maltese: l’importanza degli standard di razza
Siamo tornati indietro…
È davvero incredibile come, ancora una volta, siamo costretti a discutere dello stesso problema: l’ignoranza dilagante riguardo agli standard di razza dei nostri amati maltesi.
Si parla di toy, mini toy, teacup, e si fanno richieste che non hanno alcun fondamento nello standard ufficiale di razza.
Ecco una cosa fondamentale da capire: gli standard di razza esistono per una ragione. Non sono mere linee guida, ma criteri stabiliti per preservare l’integrità delle razze canine e garantire la loro salute e benessere.
Ovviamente parlo del Maltese, una razza elegante e affettuosa. Lo standard prevede che una femmina debba avere un’ALTEZZA al garrese MINIMA di 18 cm e un maschio di 19 cm. Queste misure non sono casuali, sono basate su anni di esperienza e conoscenza della razza.
Il problema sorge quando arrivano richieste per cuccioli con dimensioni al di sotto di questi standard. Non stiamo parlando di rarità o unicità, ma di un difetto grave. Ridurre le dimensioni di un cane in questo modo può comportare gravi problemi di salute, tra cui fragilità ossea, problemi cardiaci e respiratori, e una vita di sofferenza per questi animali.
Quando ci contattate, per cortesia, prendetevi un momento per leggere gli standard di razza ufficiali. Non si tratta di indorare la pillola o di essere pignoli, ma di proteggere la salute e il benessere dei nostri amici a quattro zampe.
Non accetteremo richieste che vadano contro questi principi, e se vi diciamo di “informarvi,” prendetelo come un invito a educarvi sulla razza prima di fare richieste irragionevoli.
È importante che chiunque si interessi alle razze cani si informi correttamente, leggendo gli standard di razza ufficiali, invece di credere a informazioni non verificate.
Se ignorate questa opportunità e insistete sulle richieste non supportate dagli standard ufficiali, fate una figuraccia e dimostrate disprezzo per la salute e il benessere della nostra amata razza.
Lo standard di razza lo trovate qui (non ne esistono altri): https://www.enci.it/media/2337/065.pdf